Mudra contro lo stress: yoga delle mani per liberarsi dallo stress
Indice
I mudra sono un ramo particolare (ed abbastanza avanzato) della pratica Yoga. Si tratta di posture delle mani che dirigono ed armonizzano l’energia, per attivare un preciso stato mentale.
Sono considerati pratica avanzata nello Yoga, perché al praticante che li usa dovrebbe essere chiaro il concetto di energia. Il respiro nello Yoga non è solo respiro, ma anche un modo preciso per far circolare l’energia nel corpo. Allo stesso modo, un mudra, il gesto di un dito o di una mano non è solo un gesto, ma un precisa attivazione energetica, che induce una trasformazione nella qualità dell’energia mentale.
Come strumenti yoga, insieme ad un buon respiro, sono un potente strumento di tutela della propria energia vitale, e di raccoglimento e lucidità della mente.
Conoscere e praticare i mudra, in combinazione con pratiche di respiro, è un ottimo modo per tenere alla larga lo stress, gli stati ansiosi, qualunque stato agitato mentale o emotivo.
Solo lo Hatha Yoga contempla almeno venticinque mudra, che comprendono posizioni del corpo, degli occhi e delle mani. Ma quello che viene chiamato lo Yoga delle mani è anche un ramo di conoscenza a sé stante, che porta ad impegnare, ed influenzare efficacemente corpo e mente piegando, incrociando, allungando e toccando le dita con altre dita. E’ una branca indipendente dello Yoga, che richiede una consapevolezza molto sottile.
Come si praticano i mudra
Da manuale, i mudra andrebbero praticati dinamicamente insieme alle asana (le posizioni del corpo nello yoga), mantenuti durante pranayama (tecniche di armonizzazione del respiro, di consapevolezza e di direzione energetica) e nella fase finale della lezione yoga, dove la mente è meno soggetta alle distrazioni sensoriali, quindi più aperta ad una percezione energetica e sottile.
Nulla vieta di farli comunque diventare una sadhana (una pratica quotidiana), e di usarli all’occorrenza, quando la mente viene rapita da stati di agitazione e di stress.
I mudra si possono praticare in qualunque momento e luogo, dato che riguardano specifiche posizioni delle dita delle mani. Un po’ come il respiro, sono sempre a disposizione.
Non c’è una regola fissa per la durata del mantenimento dei mudra, 10-15 minuti al giorno sono già un’ottima pratica.
Il momento migliore per praticare i mudra è sempre un momento di calma e silenzio, meglio la mattina appena svegli, oppure la sera prima di dormire. Sarebbe meglio evitare il post pranzo o cena, perché gran parte dell’energia è impegnata nella digestione.
Ovviamente, bisogna tener presenti alcuni concetti fondamentali per praticare bene:
- Quando abbiamo scelto il mudra con cui lavorare, è necessario accertarsi che la pressione delle dita delle mani sia leggera e piacevole; le mani non devono mai irrigidirsi, mentre si mantiene il mudra.
- Mentre si esegue il mudra, è importante rimanere presenti; se mentre pratichi, la tua mente vaga su azioni che hai fatto in passato, o azioni che dovrai fare in futuro, fondamentalmente “sprechi” il mudra. E’ importante rimanere il più possibile presenti e concentrarsi sulle sensazioni fisiche e soprattutto energetiche.
- Se il mudra viene praticato durante le asana dello Yoga, o durante la meditazione, o Pranayama, l’effetto del mudra viene intensificato e diventa pratica potente di trasformazione per la mente.
- Le energie dei mudra sono sottili e potenti, per cui non bisogna mai sottovalutarle, e come per ogni altra pratica yoga, vanno affrontate con rispetto, gradualità e pazienza.
Mudra da praticare contro lo stress
Ecco una lista dei migliori mudra da praticare per contrastare lo stress, l’agitazione e l’ansia:
1. Hridaya mudra, il mudra del cuore
Si pratica in questo modo: le punte degli indici sono alla base dei pollici, le punte dei medi e degli anulari si uniscono con le punte dei pollici, il mignolo rimane teso. Le mani sono sulle ginocchia, con il palmo rivolto verso l’alto.
I benefici di questo mudra riguardano la sfera emotiva e l’area del cuore, migliorando nettamente anche la vitalità del cuore. E’ possibile utilizzarlo all’occorrenza durante le crisi emotive, tutte le volte che si sente il cuore pesante o dolorante, e per liberare emozioni represse, lasciando andare lo stress emotivo.
2. Pran mudra, il mudra della vita
Si pratica in questo modo: unire le punte del pollice, dell’anulare, del mignolo, mentre le altre dita restano distese. Si pratica dai cinque ai trenta minuti, oppure quindici minuti per tre volte al giorno.
Questo mudra è utile per ritrovare la vitalità, lasciandosi alle spalle affaticamento, stress e nervosismo. Inoltre, favorisce la fiducia in se stessi, l’auto-affermazione. Unito alla respirazione consapevole, riporta in uno stato di calma profonda.
3. Prithivi mudra, il mudra della Terra
Si pratica in questo modo: (gesto uguale in entrambe le mani) si appoggia la punta del pollice a quella dell’anulare, e le altre dita rimangono distese.
Questo mudra è utile praticarlo quando ci si sente bisognosi di stabilità interiore e di sicurezza in se stessi. E’ direttamente connesso al chakra della radice, dove ha sede una grande energia, fondamentale per l’equilibrio psico-fisico e la fiducia in se stessi.
4. Abhaya mudra, gesto di assenza di paura
Si pratica in questo modo: (gesto uguale in entrambe le mani) si portano le mani all’altezza del cuore con i palmi rivolti all’esterno; i gomiti rimangono vicini al tronco.
Questo mudra aiuta a rimuovere stress, ansia e paure dalla psiche.
5. Chinmaya mudra, il gesto della consapevolezza
Si pratica in questo modo: (gesto uguale in entrambe le mani) si porta l’indice a toccare il pollice, e le altre dita sono piegate in dentro, verso il palmo della mano.
Questo mudra aiuta a mantenere una buona salute psico-fisica, e stimola direttamente il terzo chakra, responsabile di tutto il sistema digestivo e dello sviluppo di forza di volontà. Insieme ad Ujjaii pranayama, questo mudra è una pratica potente anti-stress e anti-ansia.
6. Tse mudra, il gesto dei tre segreti
Si pratica in questo modo: si appoggia la punta del pollice alla base del mignolo, e si appoggiano entrambe le mani sopra le cosce. Questo mudra si pratica in maniera dinamica: ispirando lentamente dal naso si circonda il pollice con tutte le altre quattro dita, si trattiene il respiro per qualche secondo, e poi si espira lentamente rientrando l’addome e aprendo le mani. Mentre si aprono le mani è bene immaginare che tutte le preoccupazioni, le ansie, le paure e l’infelicità lasciano il corpo.
Questo mudra andrebbe ripetuto per almeno sette volte. E’ particolarmente benefico per lasciar andare la tristezza, lo stress, la paura, le energie negative e gli stati depressivi.
7. Shakti mudra, il gesto di Shakti, dell’energia vitale
Si pratica in questo modo: è necessario appoggiare insieme l’anulare e il mignolo delle due mani, mentre le altre dita sono piegate in modo rilassato sopra i pollici, sul palmo della mano. Questo mudra aumenta la consapevolezza nell’area del bacino, e aiuta a rallentare l’espirazione.
E’ un mudra particolarmente benefico per percepire e sbloccare la respirazione addominale, che ha un effetto calmante immediato.
Conclusione
Una buona pratica di mudra aiuta a sviluppare la consapevolezza delle energie sottili che circolano nel corpo, e permette l’esperienza di come queste energie sono in grado di trasformare l’energia psichica, col risultato di avere una mente più centrata, più lucida, più calma e decisamente più creativa.
Quando viene fatto uno “sforzo” quotidiano di disciplinare la mente, che sia attraverso i mudra, le asana, il pranayama (qualsiasi strumento yogico è valido), si diventa più forti. Non solo più forti e resistenti davanti alle situazioni stressanti e ansiogene, ma più forti interiormente, ovvero capaci di stare in contatto con se stessi, con le proprie risorse e talenti. Questa capacità di ascolto e di connessione interna non potrà che portare maggiore consapevolezza, salute e benessere nella vita di tutti i giorni.
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- inizierai ad armonizzare la tua mente, grazie alla consapevolezza del respiro.