Overthinking: attenuarlo e smettere di pensare troppo

Se sei arrivata a leggere questo articolo, molto probabilmente l’overthinking è un problema che ti porti dietro da molto tempo e che stai cercando di allontanare con tutte le tue forze. So bene come puoi sentirti in questo momento, io stessa ci sono passata.

L’overthinking ci trascina in un vortice di preoccupazioni, dubbi e pensieri, spesso senza tregua e la cosa peggiore di tutte è che, il più delle volte, da questa situazione sembra non esserci una vera via d’uscita.

Eppure una vita d’uscita esiste e, se continui a leggere questo articolo, puoi scoprire di cosa si tratta. Lasciati trasportare dalla lettura di questo blog post, scritto appositamente per aiutare tutti coloro che soffrono di mente iperattiva.

Uno sguardo all’overthinking

Prima di entrare nel cuore della questione, voglio dare il giusto spazio al problema e fornire una descrizione adeguata di questo enorme peso che molti sono costretti a portarsi dietro ogni giorno. 

Quando parliamo di pensiero ossessivo (in inglese overthinking), intendiamo quel processo che induce la nostra mente a pensare in modo incessante a qualcosa, facendoci dubitare di ogni decisione presa e generando una costante ansia. 

Questo ciclo di pensieri ossessivi può bloccare la nostra capacità di agire e di goderci il momento presente, facendoci sentire sopraffatte e preoccupate, senza riuscire a trovare una reale soluzione al problema.

Come capire se sei un overthinker?

Riconoscere un overthinker non è difficile poiché la persona che soffre di questa sindrome tende ad avere comportamenti ricorrenti. 

Tra questi, vi è l’abitudine a voler avere tutto sotto controllo, con conseguenti difficoltà a gestire i problemi e una possibilità maggiore di entrare in uno stato di confusione mentale e di arrabbiarsi con estrema facilità.

Ti riconosci in questa descrizione oppure trovi che questi atteggiamenti siano ricorrenti in una vita di persona a te cara? Se è così, allora è giunto il momento di porre la giusta attenzione al problema.

Cosa provoca l’overthinking?

Le cause dell’overthinking sono di varia natura. In genere, questo stato mentale può derivare dall’aver vissuto eventi traumatici o stressanti, ma anche da una naturale predisposizione all’ansia, dall’eccessivo perfezionismo o da una mente indisciplinata che provoca un atteggiamento estremamente critico verso sé stessi.

Essendo una condizione piuttosto comune, esistono anche studi specifici a riguardo. Ciò che emerge da essi è che, in alcuni casi, una mente iperattiva sembrerebbe essere collegata a una generale difficoltà del cervello a elaborare le emozioni. 

Cosa succede quando si pensa troppo?

Quando si è vittime dell’overthinking, ci si trova intrappolati in una rete di pensieri incessanti e preoccupazioni senza fine. È come se la mente prendesse il sopravvento, trasformandosi in un turbine di ansia costante. Ogni cosa diventa motivo di inquietudine e i pensieri sembrano un’infinita sequenza di scenari catastrofici che si rincorrono senza sosta.

La sensazione di apprensione e tensione è sempre presente, come un compagno indesiderato che si impossessa di te. Non importa se stai cercando di rilassarti o concentrarti su qualcosa di importante, l’ansia è sempre lì a ricordarti che non puoi sfuggire a questo stato mentale così inquietante e gli attacchi di panico, purtroppo, diventano sempre più frequenti.

Non c’è argomento o situazione che possa scampare alla tua mente iperattiva. Ma sai qual è la cosa più difficile di tutto questo? È che l’overthinking ti rende incapace di vivere il presente. La mente è così concentrata sul futuro o sul passato che ti perdi le gioie e le sfumature della vita di ogni giorno. 

Questa costante sovrapposizione di pensieri può portare a un senso di stanchezza fisica e mentale, tanto che prendere decisioni diventa un’impresa ardua perché ogni possibile esito è analizzato eccessivamente. 

I pensieri tipici dell’overthinking

Quali sono i pensieri comunemente associati alla piaga dell’overthinking? Come abbiamo anticipato poco fa, sono pensieri che riguardano il passato e il futuro e che non ci danno la possibilità di vivere nel qui ed ora in modo conscio.

Le persone che pensano in modo ossessivo al passato tendono ad avere rimpianti o sensi di colpa e pensano in modo incessante a ciò che avrebbero potuto fare in modo diverso. Il termine che descrive questa patologia è ruminazione e una delle frasi tipiche di chi soffre di questo problema è: “Avrei dovuto…”. A questo atteggiamento è solitamente connessa l’aggressività poiché dalla ruminazione possono originare forme di risentimento che creano disagio e compromettono le relazioni interpersonali.

Quando invece i pensieri dell’overthinker riguardano il futuro, si dice che la persona tende a rimuginare. In questo caso, la persona pensa in modo ansioso e ripetitivo a eventi futuri poiché percepisce in essi una minaccia. Coloro che soffrono di questa forma di ansia tendono a formulare pensieri come: “Cosa penseranno gli altri?”, “E se…”. 

Come “smettere” di pensare troppo?

Smettere di pensare troppo

Se leggendo questa prima parte della guida ti sei resa conto di avere sintomi tipici del pensiero ossessivo molto probabilmente ora ti starai chiedendo come fare a non pensare troppo e a liberarti da questo macigno che consuma la tua mente.

Partiamo da un presupposto: la mente non si comanda a bacchetta, in special modo se non si svolge un lavoro su di sé di crescita e consapevolezza. Ma si può imparare a conoscerla la mente, armonizzarla, trasformarla e fluire con essa, senza creare esagerati conflitti interiori. 

Attenuare il disturbo dell’overthinking è possibile innanzitutto riconoscendolo, imparando a gestirlo e, quando serve, “facendosi aiutare da chi è competente in materia e soprattutto ha esperienza su di sé di tutto questo”. 

Acquisisci consapevolezza del disturbo

Il primo passo per affrontare il problema è riconoscerne l’esistenza. Pensare troppo è un disturbo che molto spesso ci dimentichiamo di avere. La nostra mente è così talmente abituata a questo vortice di pensieri che a noi sembra del tutto naturale vivere in questo stato e tendiamo ad abituarci.

In realtà, per attenuare il problema, è necessario uscire da questa abitudine e prendere consapevolezza delle cause del disturbo. Come prenderne consapevolezza? Abituandosi a spostare l’attenzione. Quando ci si accorge che la mente sta iniziando a pensare in modo ossessivo, è necessario spostare l’attenzione. Essere consapevoli del proprio respiro è il modo più facile e veloce per poter far questo. Un respiro consapevole riporta velocemente la mente sotto controllo. 

Focalizzati sulle soluzioni

Riconoscere che un problema esiste è già un ottimo passo avanti, ma potrebbe non bastare. Quello che dobbiamo fare, è imparare a pensare che a ogni problema esiste una soluzione. Questo vale anche per tutti quei pensieri nocivi che tormentano la nostra mente.

Per ridurre l’overthinking, dunque, dobbiamo imparare a focalizzare la nostra attenzione sulle possibili soluzioni piuttosto che sul problema. Questo atteggiamento diventa possibile solo con un sincero atto di volontà. 

Esprimi i tuoi pensieri e le tue emozioni

Condividere è importante, ma è giusto farlo con chi ti può aiutare veramente. Evita consigli da amici o famigliari, che magari condividono pure il tuo stesso problema. Non è sentendosi tutti vittime che si esce da questa spirale buia.

Cerca un professionista o chi ti può aiutare in maniera seria, con strumenti concreti, e soprattutto apriti ed esprimiti con chi può fornirti un punto di vista diverso dal tuo. Va bene cercare conforto, ma non sul lungo termine. Se vogliamo stare meglio dobbiamo cambiare; è necessario rivedere i propri pensieri ed emozioni da un punto di vista diverso dal solito. 

Impara a rimanere presente a quello che fai

Un altro strumento utile a governare una mente iperattiva e smettere di pensare in modo eccessivo è la presenza mentale. Attraverso la pratica della presenza, infatti, impariamo a focalizzare la mente, facendo scomparire il superfluo, ovvero i pensieri assillanti e disturbanti. Praticare la presenza crea uno spazio di calma e chiarezza mentale, che ci permette anche di osservare i nostri pensieri, senza identificarci con essi.

Praticare la presenza mentale si può fare in qualunque momento e in qualunque luogo; significa rendere ogni azione che compiamo, un’azione consapevole. Possiamo sollevare un braccio meccanicamente, e magari così lo facciamo già cento volte al giorno. Oppure, possiamo sollevare il braccio consapevolmente, con l’attenzione ai muscoli che si attivano, al respiro, e questo processo influenzerà la mente, rendendola recettiva, attenta, focalizzata, e decisamente più calma. 

Per chi soffre di overthinking, la pratica della presenza mentale  può essere molto utile poiché permette di sviluppare una maggiore consapevolezza dei pensieri, e di viverli come semplici esperienze della mente, anziché come verità assolute. 

Attraverso la presenza mentale (Mindfulness), impariamo a riconoscere i momenti in cui siamo presi dall’overthinking e a riportare l’attenzione al presente. Ciò ci consente di liberarci dalla schiavitù dei pensieri incessanti e di vivere con più 

Yoga: il tuo alleato per smettere di pensare troppo

Come fare a non pensare troppo

 

In quale modo potresti unire tutto questo in un unico momento della giornata? Una lezione di Yoga potrebbe essere la soluzione ideale. Per questo voglio invitarti a visitare la mia pagina sui corsi ed eventi Yoga

Non è che lo Yoga ti fa smettere di pensare troppo, ma sicuramente ti aiuta a disciplinare la mente e i suoi processi continui e disturbanti, attraverso gli strumenti potenti della consapevolezza del corpo e della consapevolezza del respiro. Tutto questo, unito a una tua nuova attitudine alla vita, può mettere in atto un vero e proprio processo di auto-guarigione. 

Se hai dubbi sui benefici dello Yoga, o ancora non conosci bene la straordinaria efficacia di questa disciplina, ti invito a leggere ad esempio, come lo Yoga cura l’ansia.

Oltre ad aver testato tutto sulla mia pelle, essere guarita io per prima, e aver già aiutato decine di persone ad uscire da gravi stati di ansia, panico, e preoccupazioni croniche, ho deciso di mettere a disposizione dei miei lettori un video corso gratuito per ridurre l’ansia e lo stress e iniziare a prendere confidenza con lo Yoga. 10 lezioni pratiche in cui potrai scoprire in che modo lo Yoga aiuta a sciogliere le tensioni e ad allentare lo stress e l’ansia riportando la calma e la serenità che ti meriti.

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