Ansia per paura del cambiamento: come affrontarla con lo yoga
Indice
In questo articolo vediamo come poter affrontare con lo Yoga, l’ansia per paura del cambiamento. Se ripenso a me stessa, prima di incontrare lo yoga, ricordo chiaramente un aspetto della mia personalità. Per me ogni cambiamento non era un cambiamento e basta, con i suoi rischi ed opportunità; era una vera e propria tragedia, niente da invidiare alle migliori drama queen.
Per me cambiare equivaleva a morire; fondamentalmente facevo due cose: o mi attaccavo morbosamente agli altri, rinunciando fondamentalmente ai miei bisogni e alle mie unicità. Soffrivo di questo, non stavo bene, eppur pur di cercare disperatamente di non cambiare e di controllare ogni cosa, soffocavo tutto. L’altra opzione è sempre stata far finta di niente, maschere su maschere, per anni, con un finto sorriso sulle labbra, finché (oggi posso dire meno male) il mio corpo mi ha detto basta. Come? Spaventandomi a morte con forti crisi di ansia, angosce notturne ed attacchi di panico.
Quando sono entrata nel centro yoga del mio maestro, l’ansia era alle stelle, ero appena uscita incolume da un attacco di panico avuto alla guida in autostrada (cosa che non auguro nemmeno al mio peggior nemico), e di certo non avevo grandi speranze di poter guarire o cambiare.
Lo Yoga non è stata la pillolina magica che mi ha risolto tutto, anche se effettivamente dall’ansia sono guarita, e per me ogni cambiamento oggi è una splendida opportunità di crescita e consapevolezza. Superare l’ansia, così come la paura del cambiamento è stato possibile principalmente grazie alla combinazione di due cose fondamentali: la pratica costante dello Yoga, seguita dal mio maestro, e un mio cambio di attitudine alla vita, che la pratica stessa mi ha risvegliato interiormente, grazie al respiro consapevole, a nuova energia, e ad un maggior grado di consapevolezza.
Paura del cambiamento: perché?
La paura di cambiare nasce da un concetto molto semplice: l’incertezza della vita.
Ultimamente della paura del cambiamento se ne soffre come non mai prima; tanto di questo è connesso allo stupido ed inutile tentativo delle società moderne di farci vivere col paraocchi: si fa di tutto per non vedere e affrontare la sofferenza, la perdita, fasi poco piacevoli della vita, e si scappa da questo, continuamente, creando nella psiche dei veri e propri congelamenti che non ci fanno crescere, che non ci fanno diventare adulti responsabili, mantenendoci invece come dei bambinoni impauriti.
Esempi di questo lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Ammettiamo tutti che abbiamo stereotipi fisici assurdi, eppure in quante donne alla soglia dei 30 anni iniziano con la crema antirughe e a tingersi i capelli? Invecchiare è un cambiamento naturale, ma guai, non si può vedere, è diventato difficile accoglierlo. Quanti uomini cercano ancora il posto fisso o un lavoro a tempo indeterminato, perché è “sicuro”, tutto sommato confortevole e routinario, e garantisce la pensione? Non è sbagliato cercare un lavoro che dia un certo grado di certezze; è sbagliato adagiarsi all’idea di una finta sicurezza. Sento tante persone dire “quando andrò in pensione farò questo, quell’altro”, ma intanto la vita di oggi scorre, e tu che ne stai facendo di buono? Chi lo sa se quando andrai in pensione le cose saranno uguali, se le tue priorità e valori saranno uguali o diversi. Continuare a nutrire questa mentalità di finta sicurezza, in realtà non fa altro che alimentare la paura del cambiamento.
Guardare in faccia alla realtà significa riconoscere che ogni giorno, ogni istante, tutto è in costante cambiamento, e questa si che è una delle poche certezze della vita.
Da quando poi l’uomo si è allontanato dalla natura, ed è diventato cittadino, questa paura di cambiare si è radicata ancora di più, diventando una vera e propria fobia e stato di ansia. La Natura ci insegna ad accogliere il cambiamento con il ciclo delle stagioni: così come c’è l’inverno e l’estate, ci sono i tempi di attesa e di azione, così c’è la vecchiaia e la giovinezza; e così come si accoglie e ci si adatta al ciclo delle stagioni, così dovrebbe essere la vita: un continuo e costante adattamento alle stagioni e agli alti e bassi della vita.
Sulla carta è tutto chiaro e ragionevole, ma allora perché il cambiamento è così difficile, tanto da immobilizzarci e congelarci in un’ansia ed in una folle paura del cambiamento?
A causa di una mente indisciplinata che rimane sempre attaccata ad un passato catastrofico.
Che un cambiamento susciti delle resistenze a livello mentale ed emozionale è normale. Si deve abbandonare una strada conosciuta, per una sconosciuta, e un certo grado di paura è normale.
Diventa una paura del cambiamento patologica quando siamo alle prese con un vero e proprio congelamento. La paura è talmente grande che non ci consente di muovere un muscolo, nel vero senso della parola.
L’assurdità è che molto spesso si rifiuta il cambiamento, anche quando ci si trova in una situazione di grande sofferenza; il cambiamento potrebbe migliorare drasticamente la condizione, ma il congelamento da paura di cambiare finisce con l’avere sempre la meglio. Ergo, la vita diventa un inferno di malesseri, ansie, angosce, e frustrazione.
C’è un altro aspetto molto importante da considerare nella paura del cambiamento. Di solito chi ne soffre, tende a sentirsi vittima ovunque e con chiunque: del proprio malessere e sfortuna nella vita è sempre colpa della Società, di qualcun altro, dell’evento naturale o extra-ordinario. E’ chiaro che con l’autostima a livello zero, anche solo il pensiero di poter cambiare le cose diventa qualcosa di estremamente faticoso.
Essere capaci di affrontare bene il cambiamento significa essere prima di tutto responsabili e consapevoli per se stessi: nessun nemico là fuori, solo piena responsabilità della propria salute e delle proprie azioni e pensieri, e contemporaneamente grande umiltà nell’affrontare la vita, che in quanto tale è piena di insicurezze e salti nel vuoto.
Lo Yoga e perché ti può aiutare?
Ho scritto poco sopra che la causa principale della paura di cambiare è fondamentalmente una mente indisciplinata che rimane sempre attaccata ad un passato catastrofico.
Tra i suoi tanti benefici, lo Yoga aiuta a disciplinare la mente, e già questo risolve a monte qualsiasi tipo di paura.
La mente indisciplinata fondamentalmente rimane attaccata morbosamente a quello che sa, a quello che conosce, alla sua piccola “zona di comfort”, in altri termini a quello che sicuramente non potrà mai più cambiare, ergo il passato.
Non importa se questo passato è pieno di traumi, sofferenza, immagini fuorvianti della realtà, credenze errate; il passato è conosciuto, non può cambiare, e la mente indisciplinata “guarda” con occhi del passato al futuro.
Come mai potrà essere questo futuro, se guardato con gli occhi del passato?
Esattamente come il passato, o peggio, perché il futuro è incerto. Da questa indisciplina della mente nasce il congelamento che accompagna la paura di cambiare. Per fare un esempio concreto: se nel mio passato ho sempre e solo fatto un lavoro da dipendente, pagata poco, e trattata male, coma mai potrò immaginare, ed agire, per un futuro più indipendente, più abbondante e realizzato? Fondamentalmente non riesco, lo tengo come sogno nel cassetto e finisce li.
Quando invece la mente trova una maggiore disciplina, imparando a rimanere ancorata al momento presente, il futuro diventa qualcosa da costruire, diventa un nuovo pieno di incertezza, ma anche di opportunità, ed è principalmente con questa attitudine che la personalità può trasformarsi. In questo modo tutto, qualunque immagine nuova di noi, qualunque nuova professione o realizzazione nella vita diventa possibile.
Qual’é la parte più difficile in tutto questo? Chiaramente imparare a disciplinare la mente. La buona notizia è che lo Yoga è un ottimo ed efficace strumento per poter raggiungere facilmente l’armonia e una buona disciplina della mente.
Come lo yoga può aiutare a superare la paura
Lo Yoga può aiutare a superare la paura di cambiare? Si, lo fa principalmente in due modi: aiuta a migliorare ed innalzare la nostra energia vitale, e conduce la mente verso uno stato di sempre maggior presenza e consapevolezza.
Quando siamo davanti ad un grosso cambiamento, una paura che spesso ci accompagna è anche la nostra (tendenzialmente poca) riserva energetica. Se viviamo continuamente stressati, stanchi, ansiosi e spossati, anche solo l’idea di muovere un piccolo tassello nella nostra esistenza diventa fonte di preoccupazione e angoscia. Le frasi che sento più spesso dai miei allievi all’inizio sono: “non ce la faccio, non ho forze, il solo pensiero di cambiare qualcosa mi stanca da morire”. Il grande aiuto dello yoga, per superare questo problema di deficit energetico, sono principalmente le pratiche dello Hatha Yoga: asana, le posizioni del corpo, il recupero di un buon respiro, e le pratiche di Pranayama, che innalzano l’energia attraverso il respiro consapevole.
Quando si raggiunge un buon livello energetico, già ci si sente meno impauriti e più propensi ed entusiasti di portare ventate di aria nuova nella propria vita. Ciò che fa fare il vero salto di qualità per superare definitivamente la paura del cambiamento, sono quelle pratiche nello yoga che sviluppano consapevolezza e presenza mentale. Tra queste ci sono: Yoga nidra, il sonno psichico, Pranayama più avanzati, e Mudra, posizioni specifiche di occhi e mani, che conducono diversi gradi di energia.
Praticando regolarmente tutte queste pratiche yoga, avviene una graduale trasformazione dell’energia psichica; la mente ordinaria e indisciplinata inizia a lasciar spazio ad una mente più calma, lucida e creativa.
Quando la mente ha raggiunto questo stato di disciplina ed armonia, si occupa principalmente del momento presente, si occupa di viverlo e di agire al meglio, perché è solo rimanendo costantemente presenti, che si può costruire un nuovo e diverso, migliore futuro. Si occupa dell’oggi, di quello che nello Yoga viene chiamato il “Qui e Ora”.
Quando la mente è talmente stabilita nella pratica, da mantenere questo stato di equilibrio per gran parte dei momenti di veglia, la paura di cambiare già non esiste più.
Esercizi e tecniche yoga specifiche per la gestione della paura
Nei paragrafi qui sotto vedremo quali sono gli esercizi e le tecniche Yoga più valide, per affrontare la paura del cambiamento. Oltre a questo, vedremo quali comportamenti ed attitudini sarebbe buona cosa integrare nella vita quotidiana, per superare ancora meglio, e più velocemente questa grande paura. Iniziamo da qui…
L’importanza di cambiare attitudine
Agli allievi che seguono il mio percorso terapeutico per l’ansia dico sempre: “non puoi pensare di trovare la guarigione sulla stessa strada dove ti sei ammalato”; questo significa che, oltre alla pratica Yoga che, in un certo senso lavora ed è efficace da sé, è necessario un cambio di attitudine, per guarire.
E’ necessario rivedere i pensieri e le azioni quotidiane, e iniziare a cambiare qualcosa, concretamente, da subito. Una delle cose più difficili da attraversare di solito è la presa di responsabilità a tutto tondo; chiaro che è più facile puntare il dito e scaricare la responsabilità della propria salute e felicità sugli altri, ma questo atteggiamento non porta da nessuna parte, non fa crescere, e aumenta solo il senso di frustrazione e castrazione. Per affrontare la paura di cambiare, una buon cambio di attitudine inizia da: “per colpa sua non riesco a fare questo/quell’altro” a “Io sono responsabile al 100% della mia vita, come scelgo di viverla, dipende solo da me“.
Abbracciare il cambiamento come la normalità
Nasci, cresci, maturi, invecchi, muori. Puoi raccontartela finché vuoi, puoi far finta che non sia così fino a quando vuoi, ma nessuno sfugge da questa legge naturale: tutto cambia continuamente. Questo fa parte della vita, e in quanto esseri umani soggetti a tutto questo abbiamo due alternative: o abbracciamo il cambiamento come la normalità, e viviamo tutto sommato serenamente, adattandoci continuamente al corpo che cambia, alle energie che cambiano, alle relazioni che cambiano, e facciamo del nostro meglio per vivere al meglio delle nostre possibilità: mettendoci in discussione, cadendo, rialzandoci, provando gioia e dolore serenamente, usando ogni esperienza umana come lezione per crescere, amare, comprendere, e sviluppare le nostre uniche capacità.
Oppure, possiamo andare contro la vita e il cambiamento, tentando inutilmente di controllare tutto e tutti, la vita stessa, e questo non porterà altro che sempre maggior irrigidimento, tensione, blocchi, fobie, ansie, fino al limite massimo di sofferenza che conduce alla malattia e alla morte.
Abbandonare l’idea di voler controllare tutto e tutti
Quando lavoro con Yoga terapia per l’ansia, quasi tutti gli allievi mi dicono che la loro vita, la loro vita quotidiana è uno schema ben preciso di evitamento. Evitare quella/quell’altra persona, particolari luoghi ed eventi; si fanno accompagnare ovunque, con pillole antipanico nella borsa perché “non si sa mai cosa può succedere”; tutta una vita così, dove non si concedono di rilassarsi mai, sempre sul chi va là, in uno stato di tensione e controllo cronici. La psiche di questi allievi molto spesso è talmente compromessa, che ci vogliono mesi, se non anni di pratica Yoga per ristabilire un buon equilibrio psichico. La buona notizia è che, una volta raggiunto questo buono stato psichico, non si torna indietro, non c’è il rischio di ricaduta. Le pratiche yoga garantiscono una trasformazione dell’energia psichica, e quando questo accade, diventa semplicemente naturale imparare a fluire con la vita, abbandonando ogni controllo, nella piena fiducia che sono forze superiori a guidarci ogni giorno, nel bene e nel male, e che sicuramente queste forze non si possono controllare.
Sviluppare fiducia in se stessi e lasciarsi andare
La fiducia in se stessi e la capacità di lasciarsi andare sono più che altro conseguenze di tutto quanto citato sopra: sono la conseguenza di maggiore energia, di un cambio di attitudine alla vita, di occhi nuovi nei confronti del cambiamento, e di meno controllo nella vita di tutti i giorni. La fiducia in sé non è che si può imparare dai libri, non la si può studiare, ma inizia a manifestarsi non appena ci guardiamo dentro con occhi più gentili, e con il coraggio di chi ha realizzato (con l’esperienza di vita, e con l’esperienza yogica) che non arriva niente nella vita che non possiamo gestire. Solo così la paura di cambiare, ma in realtà qualunque paura, può diventare la nostra più grande risorsa per diventare e fare qualcosa di grande nella vita.
Uscire dalla zona di comfort
Partiamo da un presupposto: se non si fa niente di differente, non potrà accadere mai nulla di diverso nella vita. Soprattutto se ci si trova in uno stato di sofferenza, sia fisica che emotiva, c’è un grande rischio che si corre, se non si impara ad uscire dalla zona di comfort: la sofferenza diventa il tuo destino.
Uscire dalla zona di comfort richiede chiaramente uno sforzo; richiede la capacità di mettersi in discussione, di lasciar andare immagini, credenze, valori che magari appartengono anche ad un passato doloroso, e soprattutto richiede di affrontare il senso di colpa. Facendo sempre le stesse cose, adagiandoci nei soliti comportamenti e scusanti, ci si sente innocenti, fedeli a ciò che si conosce già, e questo comportamento non fa crescere, diventa semplicemente “la solita piatta routine”.
Col nuovo è più faticoso, perché la mente deve continuamente adattarsi, creare nuove immagini, nuove relazioni, nuovi equilibri, ma così facendo la psiche si tempra: diventa flessibile (e così anche il corpo), coraggiosa, e quando deve affrontare la paura del cambiamento non si congela, semplicemente saprà adattarsi al nuovo con sempre maggior facilità.
Come lo yoga può aiutarti ad essere più coraggioso e sereno
Le pratiche specifiche dello Yoga che aiutano a superare la paura del cambiamento, e di conseguenza ad essere più sereno e coraggioso, le vediamo qui di seguito:
Asana
Le posizioni del corpo nello Yoga. Tutte le posizioni hanno un’enormità di benefici sul corpo, sul respiro e sulla mente. Per contrastare la paura del cambiamento, sono particolarmente efficaci tutti gli equilibri e tutte le posizioni capovolte.
Quando si pratica una posizione di equilibrio nello Yoga ci si accorge subito che di statico non c’è niente. Se voglio stare in equilibrio, devo adattarmi a tutti i micro-movimenti del corpo per trovare una buona stabilità; inoltre, al primo pensiero che arriva, si cade, per cui la mente si allena subito alla presenza mentale.
Nelle posizioni capovolte la mente si trova sempre sotto il cuore. Questo da un lato aiuta la mente a calmarsi più velocemente, ma contemporaneamente avviene uno stimolo psichico ed energetico potente: la mente che pensa troppo si arrende alla forza del cuore. Quando una persona agisce coraggiosamente, rispettandosi profondamente, e sviluppando le proprie vocazioni e talenti, quella è energia che scaturisce dal cuore. Quando si pensa troppo e non si conclude niente, si tratta di uno squilibrio mentale. Nelle posizioni capovolte avviene proprio questo: maggiore energia convogliata verso il cuore.
Yoga Nidra
Yoga nidra è chiamato il sonno psichico, e si occupa principalmente di cambiare la qualità dell’energia, specie dell’energia psichica. Attraverso una buona pratica quotidiana, e l’uso di un sankalpa, ovvero di un’intenzione specifica per superare la propria paura del cambiamento, è possibile vedere cambiamenti positivi anche piuttosto rapidi nella propria vita.
Mudra
I mudra sono dei sigilli energetici, che nello Hatha Yoga si assumono principalmente con posizioni specifiche di corpo e mani. I mudra servono inizialmente per lo sviluppo di consapevolezza in specifiche aree del cervello, e poi per influenzarle energeticamente.
Per superare la paura del cambiamento consiglio nello specifico:
Prithivi mudra, il mudra della Terra: (gesto uguale in entrambe le mani) si appoggia la punta del pollice a quella dell’anulare, e le altre dita rimangono distese. Questo mudra è utile praticarlo quando ci si sente bisognosi di stabilità interiore e di sicurezza in se stessi. E’ direttamente connesso al chakra della radice, dove ha sede una grande energia, fondamentale per l’equilibrio psico-fisico e la fiducia in se stessi.
Abhaya mudra, gesto di assenza di paura: (gesto uguale in entrambe le mani) si portano le mani all’altezza del cuore con i palmi rivolti all’esterno; i gomiti rimangono vicini al tronco. Questo mudra aiuta a rimuovere ansia e paure dalla psiche.
Pranayama
Pranayama viene spesso tradotto come “tecniche per controllare il respiro”, ma in realtà è molto di più. Le pratiche di pranayama sono indissolubilmente legate al concetto di energia (Prana, in termini yogici). La respirazione, o meglio una buona respirazione è fondamentale nello Yoga, proprio perché è il mezzo principale per l’assorbimento di prana nel corpo. Senza la giusta energia, non può esserci una buona salute. Tutti i pranayama che cambiano ed innalzano l’energia del corpo sono validi ed efficaci per superare la paura del cambiamento. Quelli più specifici sono sicuramente Bhastika e Kapalbhati.
Altri metodi
Altri metodi utili per superare la paura del cambiamento sono:
Rischiare per crescere: non è necessario azzardare continuamente, ma quando ci sentiamo impastati, statici in una qualunque condizione, è bene imparare a rischiare un po’, per cambiare.
Parlati con gentilezza: le parole conducono energia, creano realtà, per cui per vederti attraversare serenamente un cambiamento, inizia col crederci prima tu, e parla a te stesso con gentilezza, ricordandoti quanto sei già forte e coraggioso.
La mente crea tante resistenze al cambiamento soprattutto quando si tratta di cambiamenti grossi e tutti insieme. Prova ad introdurre piccoli cambiamenti quotidiani, (tipo cambiare strada per andare al lavoro), e la mente andrà meno sulla difensiva.
Fai esperienze nuove che ti fanno crescere, che ti aprono la mente. Nuovi visioni sulla vita e sul mondo ti sono solo di aiuto a destrutturare la paura del cambiamento.
“La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente.” – Albert Einstein
Domande frequenti
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Perché si ha paura del cambiamento?
A causa di una mente indisciplinata che rimane sempre attaccata ad un passato catastrofico. -
Come superare la paura di un cambiamento?
Con una buona pratica dello Yoga e con diversi cambi di attitudine alla vita -
Come si chiama la paura del cambiamento?
Il termine scientifico è “Metathesiofobia” -
Come trovare il coraggio di cambiare?
Bisogna cambiare ed innalzare soprattutto la propria energia vitale -
Come si fa ad accettare i cambiamenti?
Trasformando la propria energia psichica. Lo Yoga è una buona soluzione a tutto questo.
Scarica la sequenza “YOGA ANTI-ANSIA” (gratuitamente)
Scarica QUI la Sequenza Yoga anti-ansia con 10 posizioni efficaci per ridurre l’ansia e tornare a respirare.
Altre risorse utili
Ansia e Insonnia: cosa fare quando l’ansia non ti fa dormire?