Terzo chakra Manipura: come stimolarlo per calmare ansia

Il terzo chakra, Manipura governa principalmente la realizzazione personale e la fiducia, ed è localizzato a livello del plesso solare.

Stimolando questo centro energetico attraverso le asana, ed altre tecniche yoga, diventa possibile aprirsi ad una vita di maggiore realizzazione, gioia e serenità.

In questo articolo esploreremo insieme come stimolare Manipura, per andare oltre l’ansia, e per risvegliare il tuo fuoco energetico e spirituale.

Che cos’è Manipura, il terzo chakra

Nella tradizione Yoga, Manipura è considerato il terzo chakra. Nel corpo è localizzato nella parete interna della colonna vertebrale, in linea con l’ombelico; è largamente responsabile del buon funzionamento del plesso solare.

Viene tradotto come “città dei gioielli”, in quanto Manipura è considerato il centro del dinamismo, dell’energia, della volontà e della conquista, senza cui nulla sarebbe possibile.

E’ associato all’elemento sole e al colore giallo. Il paragone col sole è prezioso perché, esattamente come il sole irradia continuamente i pianeti per permettere la vita, così l’energia di Manipura attiva il prana (l’energia vitale) in tutto l’essere umano, irradiando organi, sistemi e processi vitali.

Questo centro psichico è il cuore pulsante della nostra energia, del nostro dinamismo, del potere personale, e della forza di volontà e capacità di realizzare bene, con valore.

Portare energia, lavorare con Manipura chakra significa recuperare non solo una buonissima salute, ma la capacità di trasformarci nella versione migliore di noi stessi. Oltre al sole, Manipura è associato anche all’elemento fuoco. Così come il fuoco trasforma la legna in cenere, così Manipura trasforma i lati oscuri della nostra energia e personalità, in nuova luce e nuove risorse interiori. Nel fare ciò trasforma la paura che abbiamo del cambiamento, in una risorsa unica e benedizione, per crescere e scoprire noi stessi.

A livello fisico Manipura è direttamente connesso con tutto il sistema digestivo, con la lingua, e con il sistema immunitario. Se siamo sempre malati, o con disturbi cronici agli organi della digestione è molto facile che si tratti prima di tutto di uno scompenso energetico di Manipura Chakra.

 

Caratteristiche di Manipura

Le caratteristiche di Manipura sono le seguenti:

Traduzione: città dei gioielli

Localizzazione nel corpo: parete interna della colonna vertebrale, in linea con l’ombelico

Senso connesso: vista

Strutture fisiche connesse: tutto il sistema digestivo, lingua, sistema immunitario

Simbolo: un fiore di loto di dieci petali (i petali rappresentano sempre il numero di connessioni con il sistema nervoso)

Elemento connesso: fuoco

Caratteristiche psichiche del chakra in equilibrio: vitalità e forza, capacità di realizzare attraverso un atto di volontà, forza interiore, capacità di relazionarsi bene con l’esterno, capacità di creare bene, fiducia in se stessi, capacità di prendere decisioni e di rimanere presenti, positività, emozioni equilibrate, lucidità.

Caratteristiche psichiche del chakra in disequilibrio/bloccato: apatia e depressione, vergogna, complessi di inferiorità, o il suo esatto opposto, l’autoritarismo, autodistruzione, mancanza di autostima, indecisione cronica, vittimismo e disfattismo, succubi del senso di colpa, negatività, senso di inadeguatezza.

 

Quando Manipura chakra è in disequilibrio

Così come accade nella Vita, anche in ogni chakra esiste la dualità. Un chakra può essere in disequilibrio per eccesso, oppure per difetto.

Quando Manipura è in disequilibrio per difetto, i primi tratti personali a risentirne sono scarsa autostima e scarsa fiducia in sé. Una persona con Manipura bloccato tende ad un avere un atteggiamento vittimistico, ad essere apatico, dando sempre la colpa delle proprie sventure ad altri o ad eventi esterni; è una persona che tende a vivere nell’isolamento, prova vergogna molto spesso, evita ogni tipo di responsabilità o impegno con se stesso, e risulta spesso inaffidabile. A livello fisico ne risente soprattutto la digestione, e si tende a vivere in uno stato di stanchezza cronica, e bioritmi completamente sfasati.

Quando invece Manipura è in disequilibrio per eccesso, la personalità diventa eccessivamente arrogante, smania di potere, e con un ego smisurato che difficilmente vuole ascoltare o accettare gli altri, o chi la pensa diversamente. La persona con Manipura energeticamente in eccesso tende ad essere iperattiva, esageratamente sportiva o competitiva, manipolatrice e ossessiva nel voler controllare tutto e tutti; tende a sentirsi oppressa dalla scontentezza, con attacchi di ira e ostinazione.

Una delle cose che squilibra di più Manipura a livello energetico è la repressione delle proprie emozioni. O schiavi dell’emotività, o bloccati nell’esprimere la propria emotività sono due facce della stessa medaglia. In questo contesto, il diaframma, che il muscolo più importante della respirazione, si blocca, causando gravi scompensi al sistema nervoso ed endocrino. Ansia, stress, tensioni che si accumulano in quest’area, senza capacità di affrontarli o scaricarli, non possono far altro che peggiorare la situazione già largamente compromessa.

A livello fisico, il disequilibrio di Manipura è soprattutto blocco del diaframma e blocco del plesso solare, quello che normalmente chiameremmo “ho un pugno allo stomaco”. Di solito si inizia col percepire pesantezza e fatica a digerire, bruciore, dolori e crampi, e una spossatezza infinita.

 

Quando Manipura è in equilibrio

Quando Manipura è in equilibrio, si ha subito la sensazione di essere forti, di avere tutte le risorse interiori per affrontare qualsiasi sfida o stagione della vita. Si tende ad essere persone responsabili, disciplinate, affidabili, e con una grande fiducia in sé, e nelle proprie capacità.

Chi ha Manipura in equilibrio è una persona stabilita in sé, difficilmente controllabile o manipolabile, perché fa della sua vita un progetto di consapevolezza e volontà. E’ capace di sviluppare atteggiamenti positivi nella vita, proattivi, e vive senza troppe paure, lasciando aperta la porta della gioia, dell’entusiasmo e della condivisione con l’altro. Di solito si tratta di persone con cui si è in grado di sentirsi in pace, accolti e sereni, anche se proferiscono poche parole.

Manipura in equilibrio significa anche aver compreso come funzionano le energie universali, e sviluppare la capacità di abbandonarsi ad esse, con fiducia e serenità.

 

Terzo chakra e ansia

Manipura, il terzo chakra è intimamente legato col diaframma, con la respirazione, ergo con i primi aspetti che soffrono, quando si entra in uno stato di ansia cronico.

L’ansia è uno squilibrio energetico di Manipura, sia prima, sia dopo che l’ansia si è manifestata.

Per la nostra medicina tradizionale, l’ansia è ancora un gran calderone in cui mettere dentro un po’ di tutto. Invece, gli squilibri psichici del terzo chakra in disequilibrio, sono concetti ben chiari.

Tradotto:  io posso essere ansioso perché non respiro bene, ma la mia ansia è magari causata da poca autostima, che in termini energetici vuol dire una cosa sola: poca energia in Manipura.

Come abbiamo visto, il terzo chakra è responsabile del dinamismo, della vitalità, della fiducia e dell’atto di volontà; aspetti che mancano quasi del tutto nei soggetti ansiosi, che tendono per l’appunto a fare l’opposto, a chiudersi in sè, ad evitare situazioni spiacevoli o troppe esposizioni, e pian piano diventano apatici, ipersensibili al loro corpo, e con pensieri ossessivi.

Per invertire questo processo distruttivo, la pratica dello Yoga è estremamente efficace per riequilibrare l’energia in Manipura. Nello specifico sono particolarmente efficaci tutte le pratiche dello Hatha Yoga e le pratiche di Pranayama.

Quando si ripristina una buona energia in Manipura, innanzitutto si ritrova un buon respiro consapevole, che permette di gestire bene le emozioni, e di tenere disciplinata la mente. Molto spesso a questo livello, l’ansia ha già smesso di farci paura; si riducono i pensieri ossessivi, e i comportamenti limitanti ed autosabotanti. Si ritrova soprattutto la vitalità e la voglia di fare, di realizzarsi in qualcosa che sia più vicino ai propri talenti innati.

 

Come armonizzare Manipura per calmare ansia 

Quando l’ansia si manifesta, significa che Manipura è scarico di energia, oppure è in eccesso, e non fluisce bene. Per armonizzare questa energia, il primo strumento disponibile è un buon respiro.

L’energia nel corpo viene assorbita maggiormente attraverso la pelle, il cibo, e il respiro. Il respiro è il maggiore conduttore di energia.

Non a caso chi soffre di ansia non respira bene, o è in apnea cronica, e chiaramente non ha le giuste energie per guarire e realizzarsi.

Il primo passo per uscire da questa situazione è ripristinare un buon respiro. Un buon respiro si intende un respiro verticale, che nasce dall’addome, attraversa il diaframma, espande il torace e giunge alle clavicole (percorso inverso nell’espiro). Se questo respiro non accade, l’energia non può fluire bene nel corpo.

Chi è ansioso molto spesso ha il diaframma bloccato, per cui si accorge che l’aria rimane stagnante o tutta solo nell’addome, o tutta solo nel torace. Finché il diaframma non viene stimolato correttamente, e per questo scopo la pratica dello Hatha Yoga è particolarmente efficace, il respiro verticale non può accadere.

Quando invece un buon respiro diventa la norma, e si ha maturato bene la respirazione verticale, maggior aria che circola nel corpo significa anche maggiore energia a disposizione, che verrà richiamata in autonomia dal corpo, dove ci sono i deficit energetici.

La respirazione consapevole è un ottimo modo per calmare l’ansia, e contemporaneamente muovere energia verso Manipura, e tutti i chakra.

 

Come riequilibrare il terzo chakra: esercizi

Il terzo chakra equilibrato è una buona chiave per sbloccare l’armonia fisica, emotiva e spirituale.

Sono entusiasta di condividere alcuni dei miei esercizi preferiti, che aiutano a riequilibrare e caricare energeticamente questo centro energetico fondamentale.

 

Esercizio 1: le asana dello Hatha Yoga

Nello specifico tutte le torsioni, tutte le varianti di: Trikonasana, Santolanasana, Setubhandasana, posizioni capovolte, Navasana.

https://youtu.be/AeU8XME7CSQ

In questo video spiego come praticare Trikonasana e varianti, le posizioni yoga del triangolo:

I benefici di questa posizione sono:

  • stimola l’energia vitale
  • stimola il diaframma, la muscolatura laterale del tronco, la vita e la parte posteriore delle gambe
  • allevia la depressione nervosa
  • tonifica i visceri, migliorando la digestione e gli organi riproduttivi
  • a livello psichico stimola il coraggio, la sicurezza e la fiducia in sé stessi
  • aumenta la determinazione e la forza di volontà
  • chakra stimolato maggiormente: Manipura.

Esercizio 2: una buona respirazione

Un’ottima pratica per i principianti, e pranayama rivitalizzanti come Bhastrika e Kapalbhati, per i praticanti.

https://youtu.be/iMW65VTzzg0 

Ecco una breve pratica utile per la consapevolezza e per lo sviluppo di un buon respiro.

Questo esercizio in particolare è un “allenamento” dolce e progressivo ad un buon respiro.

Questa pratica aiuta a concentrarsi e a ritmare il respiro; innanzitutto “obbliga” all’attenzione, per cui la mente impara a focalizzarsi, e a non distrarsi. Inoltre, la respirazione è rallentata in maniera armoniosa, e gli scambi gassosi nei polmoni avvengono in condizioni ottimali.

Questo esercizio può essere praticato anche rimanendo distesi nella posizione di Shavasana (detta anche Savasana), o la sera prima di addormentarsi o la mattina presto.

Se viene praticato la sera, è meglio concentrarsi sulla fase di espiro, che aiuta ad avere un buon riposo. Appena alzati, è invece meglio concentrarsi sulla fase di inspiro, per attivare il dinamismo in corpo e mente.

Bhastrika e Kapalbhati sono dei pranayama che stimolano l’energia fuoco, ovvero Manipura, ma richiedono una buona consapevolezza dell’addome. Non sono adatti ai principianti allo Yoga.

 

Esercizio 3: visualizzazione con l’ immagine tradizionale e il colore di Manipura chakra

Rimanendo seduti con la colonna eretta, si chiudono gli occhi, e si porta l’attenzione al punto di percezione di Manipura lungo la colonna vertebrale, ovvero in linea con l’ombelico. Mantenendo un respiro lento e profondo nella regione dell’addome, si visualizza lungo la colonna il simbolo di Manipura, ovvero il fiore di loto di dieci petali di colore giallo. Mentre si mantiene questa immagine mentale, si può ripetere mentalmente: “manipura, manipura, manipura …”.

Manipura, il terzo chakra

 

Esercizio 4: visualizzazione con i simboli di Manipura

L’immagine del sole, il fuoco (valida anche la candela)  e il colore giallo sono degli strumenti potenti per rinforzare l’energia di Manipura. Si può scegliere di indossare capi di colore giallo, chiudere gli occhi e immaginare il sole nell’addome, oppure fare Trataka sulla fiamma della candela.
Trataka, la pratica di meditazione della candela

Domande frequenti

A cosa è collegato il terzo chakra?
All’area del plesso solare, a tutto il sistema digestivo, lingua, sistema immunitario.

Quale chakra è legato all ansia?
Se si vive uno stato di ansia, molto spesso il più grande deficit energetico è in Manipura chakra.

Cosa blocca il terzo chakra?
Le emozioni represse, i propri talenti inespressi e tanto altro.

Come riequilibrare il terzo chakra?
La pratica dello Hatha Yoga è un valido strumento per riequilibrare il terzo chakra.

Conclusione

Il grande maestro Andre Van Lysebeth nei suoi libri ha più volte affermato:

“l’energia non la vedi, eppure influenza tutto di te”.

Queste riflessioni mi accompagnano tutt’oggi nel mio percorso yogico.

Possiamo continuare a far finta che l’aspetto energetico e sottile dell’esistenza non esista, ma questo influenzerà comunque la nostra vita, che ci piaccia o no.

Quando sorge la consapevolezza si comprende immediatamente che è importante prendersi cura della propria energia, ancor prima che un qualsiasi malessere si presenti nel corpo.

Lo Yoga lavora principalmente sui piani energetici, da quello fisico a quello energetico e mentale, per cui è una risorsa valida, efficace, potente, per prenderci cura del nostro corpo energetico, così come lo facciamo per il corpo fisico, tutti i giorni.

Letture consigliate

MANIPURA CHAKRA – Edizioni Satyananda Ashram Italia (edizioniyogasatyananda.it)

Cit: “In Manipura Chakra, Rishi Nityabodhananda illustra le molteplici sfaccettature di questo chakra, tra cui il suo posto nel kundalini yoga, la sua influenza sulla personalità, la sua simbologia, e le pratiche per risvegliare e trascendere Manipura.”

Altre risorse utili

I chakra, cosa sono e come ci influenzano

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