Yoga nidra rilassamento profondo contro l’ansia
Indice
E’ risaputo che chi convive con l’ansia è incapace di rilassarsi. C’è molta confusione sul termine rilassamento, perché ancora tante, troppe persone pensano che rilassarsi voglia semplicemente dire poltrire sul divano, andare in vacanza, o semplicemente staccare la spina. Non è così.
Senza il giusto grado di rilassamento, non è possibile una buona salute, non è possibile vivere in equilibrio, e non è possibile avere buone intuizioni e un buon rendimento.
Il rilassamento non è qualcosa che può essere confinato a due, tre settimane all’anno, o ad un mese, due quando va bene. E’ necessario che faccia parte di ogni singola giornata, per poter mantenere un buono stile di vita, e tenere alla larga stress e ansia.
All’interno del panorama Yoga esiste una vera e propria scienza del rilassamento profondo, che si chiama Yoga nidra. Questa pratica agisce non solo sul rilassamento fisico, ma sullo sblocco di quelle tensioni molto più difficili da riconoscere ed attraversare, che appartengono alla sfera emotiva e mentale.
Quando si sente dolore in una qualsiasi parte del corpo, si percepisce subito il dolore, per cui si fa qualcosa per curarlo. Ma il dolore emotivo, psichico non è così evidente, magari lo si accumula per mesi, anni, prima di accorgersi che qualcosa non va. Nel mentre però, il sistema nervoso va in sovraccarico, la mente si identifica eccessivamente con i canali sensoriali, e il risultato sono ansia e tutti i disturbi da stress, che portano al collasso nervoso e all’esaurimento.
Yoga nidra lavora su tutti e tre i livelli di tensione, portando un profondo stato di rilassamento sia nel corpo, sia a livello emotivo, che a livello mentale.
Cos’è lo yoga nidra
Yoga nidra (yoga del sonno) viene tradotto come sonno psichico; ovvero uno stato mentale tra sonno e veglia, con tracce di consapevolezza, che apre agli strati più profondi della mente.
La mente subconscia ed inconscia è una forza estremamente potente nell’essere umano, ma per potervi accedere, la mente razionale o semplicemente la mente così come la conosciamo, deve essere condotta in uno stato preciso di rilassamento.
Con la pratica di Yoga Nidra diventa possibile cambiare la natura della mente.
Eventuali traumi inconsci vengono portati alla luce della consapevolezza e superati; allo stesso modo, blocchi della personalità, blocchi espressivi.
Per la scienza dello Yoga, tutto è energia, incluso il corpo e la mente, per cui l’energia (o prana in termini yogici) ha la capacità di trasformarsi ed espandersi. Per questo, con i giusti stimoli, Yoga nidra in questo caso, diventa possibile cambiare la natura profonda della mente.
Una mente espansa non solo è consapevole, ma ritrova il genio creativo, ovvero la capacità di creare, di realizzare consapevolmente in qualunque ambito dell’esistenza.
I benefici dello Yoga Nidra
I benefici della pratica di Yoga nidra (detto anche yoga del sonno) sono numerosi, proprio perché il rilassamento coinvolge dal corpo alla mente.
Citandone alcuni:
Le tendenze psicosomatiche di natura distruttiva vengono alleviate stimolando un’inversa e positiva tendenza somatopsichica (ovvero stimolo di consapevolezza dal corpo alla mente).
Viene liberato maggior prana (o energia nervosa in questo caso) che viene usato per correggere spontaneamente qualunque squilibrio psicosomatico, per curare, ritonificare tessuti, ghiandole e organi sovraffaticati dallo stress cronico.
Vengono stimolati quei centri del cervello responsabili del mantenimento dell’armonia tra il nostro ambiente esterno e quello interno (dolore-piacere / fame-sazietà etc.)
Durante la pratica si impara a dirigere consapevolmente le sensazioni e le emozioni.
Yoga nidra sviluppa un punto d’osservazione distaccato, la maturità e il controllo delle reazioni emozionali e delle reazioni autonome, ergo una migliore gestione delle situazioni stressanti.
Diminuisce l’attività del sistema nervoso simpatico (eccitante), mentre aumenta la funzione parasimpatica (rilassante); quest’ultima funzione è particolarmente utile per controbilanciare gli effetti dannosi della reazione di “attacco-fuga”, spesso causa degli attacchi di ansia e di panico.
Avviene una fondamentale liberazione e un riequilibrio nei meccanismi di controllo del sistema nervoso autonomo: frequenze modificate dei ritmi elettrici del cervello, diminuzione del battito cardiaco e della pressione sanguigna, livelli modificati di circolazione degli “ormoni dello stress” (adrenalina, cortisolo in primis), maggior capacità di concentrazione, livelli elevati di benessere fisico e mentale.
Gli organi e i sistemi del corpo ottengono un profondo riposo fisiologico, meccanismi potenti e rigenerativi del corpo vengono riattivati.
L’esperienza profonda del rilassamento muscolare, emozionale e mentale crea un equilibrio di energie psichiche, per una salute ottimale, fisica e mentale.
Si impara ad affrontare meglio qualsiasi difficoltà, lasciandosi alle spalle angoscia mentale e autodistruzione emotiva. Questo è un passo sicuro verso maggiore consapevolezza e realizzazione nella vita.
Yoga Nidra: come può aiutare a ridurre i sintomi dell’ansia
Yoga nidra aiuta a ridurre i sintomi dell’ansia, perché aiuta a liberarsi di tutti i tipi di tensioni, e aiuta soprattutto a non accumulare nuove tensioni. E’ particolarmente efficace per i disturbi d’ansia, perché agisce dal corpo alla mente, e libera energie di rilassamento che influiscono positivamente sia sulla salute del corpo, che sul benessere della mente.
E’ importante riconoscere che durante la vita siamo sempre in balia di tre tipi di tensioni: le tensioni muscolari, le tensioni emozionali e le tensioni mentali.
Le tensioni muscolari sono quelle più facili da riconoscere, riguardano il corpo, e nello specifico il sistema nervoso e il sistema endocrino. Questi squilibri trovano facile risoluzione con la pratica dello yoga del sonno.
Le tensioni emozionali sono più difficili da affrontare perché riguardano le tante dualità di cui è composta la vita (amore/odio – successo/fallimento – felicità/infelicità etc etc.). Più le emozioni non vengono affrontate, anzi magari vengono addirittura represse, più la tensione emozionale si radica. Il solo sonno o il semplice riposo non serve a nulla contro questo tipo di tensioni. E’ necessario un metodo come Yoga nidra, dove tutta la sfera emozionale della mente può essere tranquillizzata.
Le tensioni mentali nascono a causa di un’eccessiva attività mentale, cosa che piace tanto alla società moderna, ma che è deleteria per il benessere psico-fisico. La mente dell’uomo moderno è un continuo turbinio di fantasie e pensieri indisciplinati. Focalizzare la mente risulta difficilissimo, e ci si lascia trasportare continuamente tra immagini passate e proiezioni future, senza sosta. L’accumulo di tensioni mentali è impressionante.
Yoga nidra in questo caso è utilissimo per penetrare in profondità la mente subconscia, cosa che permette di liberare, di bruciare alla radice le tensioni mentali, ristabilendo ordine ed armonia ovunque in corpo e mente.
Yoga nidra rappresenta all’interno del panorama Yoga uno dei segreti della trasformazione, perché non è solo un profondo stato di rilassamento, ma rappresenta la possibilità di riscrivere, di riformare la nostra intera personalità. Per questo non solo riduce i sintomi dell’ansia, ma è un’opportunità unica di guarire da qualsiasi disturbo psico-fisico.
Come fare Yoga Nidra
La durata di Yoga nidra varia dai venti ai cinquanta minuti, a seconda dello scopo che si vuole ottenere attraverso la pratica. Prepararsi a Yoga nidra di per sé è semplice: ci si porta e si mantiene la posizione di Shavasana al suolo. All’inizio, ci si può affidare anche a delle registrazioni.
Se si pratica Yoga nidra a casa, è importante cercarsi un angolo tranquillo, dove si ha la certezza di non essere disturbati per tutta la durata della pratica. Ci si porta poi in Shavasana e si avvia la registrazione.
La cosa importante è ascoltare le istruzioni e seguirle mentalmente. Non ci dovrebbe essere alcuno sforzo mentale, mentre si seguono le istruzioni. Sarebbe buona cosa inoltre non addormentarsi, e rimanere consapevoli quel tanto che serve per rimanere in contatto con la voce guida.
Yoga Nidra: gli esercizi
La pratica di Yoga nidra ha uno schema ben preciso. Più che esercizi, Yoga nidra si avvale di stadi, in cui la coscienza penetra sempre più in profondità nel corpo e nella mente.
La preparazione di Yoga nidra è l’assunzione della posizione di Shavasana al suolo, è importante coprire il corpo (anche se si sta praticando in estate), perché tende a raffreddarsi molto durante la pratica; è importante assicurarsi la tranquillità del luogo in cui si sta praticando, evitare qualsiasi corrente d’aria o qualsivoglia disturbo di tipo fisico. Assicurarsi la comodità della posizione è fondamentale, perché per tutto il tempo di Yoga nidra, il corpo deve rimanere immobile al suolo, e con gli occhi chiusi. A questo punto la mente viene invitata a focalizzarsi sui suoni esterni e poi su quelli interni; questa attenzione induce uno stato di calma e prepara la coscienza per Yoga nidra.
Il secondo stadio è la scelta di un’intenzione, o di un sankalpa, in termini yogici. Il sankalpa deve essere scelto con grande cura, con parole precise e chiare, altrimenti non penetra nel subconscio. L’intenzione deve riguardare se stessi, e dev’essere qualcosa che sta molto a cuore, che smuove dentro, nel preciso momento che si pratica Nidra. I testi antichi dicono che qualsiasi sankalpa usato in Yoga Nidra è come un seme piantato in un terreno fertile, e che quindi sicuramente fiorirà, ovvero si realizzerà sicuramente nella vostra vita. Non cambiate sankalpa, finché non vedete la vostra intenzione realizzata. Ecco alcuni esempi di buoni sankalpa “io avrò successo in tutto ciò che intraprendo” “io otterrò una salute piena” etc. etc.
Il terzo stadio è la rotazione di consapevolezza nelle varie parti del corpo. La rotazione di consapevolezza ha una sequenza ben definita, iniziano dal pollice della mano destra, e terminando al mignolo del piede sinistro.
Il quarto stadio è lo sviluppo di consapevolezza del respiro. Questa consapevolezza può avere come focus l’addome, il torace o le narici, oppure il passaggio tra la gola e l’ombelico. La consapevolezza del respiro è un ottimo modo per promuovere il rilassamento, ma in questo caso risveglia anche energie superiori che si muovono in ogni cellula del corpo.
Il quinto stadio è il rilassamento sul piano delle sensazioni e percezioni opposte (caldo-freddo/ dolore-piacere/ amore-odio etc.). Questa pratica in Yoga nidra armonizza i due emisferi opposti del cervello, per equilibrare i nostri stimoli basilari e le rispettive funzioni inconsce. A questo livello avviene anche lo sviluppo di forza di volontà e il rilassamento emozionale.
L’ultimo stadio di Yoga nidra è quello che induce il rilassamento mentale. Si usano visualizzazioni e immagini specifiche in modo da portare i contenuti nascosti nell’inconscio, verso la mente conscia. Questa pratica aiuta a sviluppare consapevolezza sulla nostra vera natura, e ripulisce la mente da tutto ciò che è opprimente e limitante. Yoga nidra conduce la mente verso la concentrazione, dharana in termini yogici. In pratiche avanzate, questa è la porta della vera meditazione.
La pratica di yoga nidra si conclude ripetendo per tre volte nella propria mente lo stesso sankalpa o intenzione scelta ad inizio pratica; infine la coscienza in stato di sonno psichico viene gradualmente riportata nello stato di veglia.
Cosa aspettarsi durante una sessione di Yoga Nidra
La pratica di Yoga nidra è molto profonda, ma al contempo molto semplice. Tutto quello che viene richiesto al praticante è di rimanere sdraiato comodamente al suolo nella posizione di Shavasana, e cercare di non addormentarsi per tutta la durata della pratica. Semplicemente è importante seguire la voce dell’insegnante, o di chi guida, e abbandonarsi a questo, senza pensare, senza razionalizzare troppo.
A differenza di tante altre pratiche avanzate dello Yoga, in cui la mente sperimenta ad esempio il vuoto, il silenzio interiore etc., Yoga nidra raggiunge strati profondi della mente, rimanendo pur tuttavia su un livello minimo di coscienza e consapevolezza. Per questo, viene ricordato spesso al praticante di non addormentarsi durante la pratica.
Quando fare Yoga Nidra
Spesso mi contattano allievi che dicono di alzarsi già in ansia, senza motivo apparente. In realtà l’ansia mattutina altro non è che il risultato di una mente che non ha fatto un buon sonno, ma soprattutto di una mente che non si è liberata di tensioni mentali.
Per questo, iniziare la giornata con la pratica di Yoga nidra può essere un ottimo modo per iniziare la giornata senza ansie.
Il momento migliore per praticare Yoga nidra è al mattino presto, tra le 5 e le 7, preferibilmente sempre alla stessa ora. Oppure, si può praticarlo la sera prima di andare a letto, per garantirsi un buon sonno, di qualità.
Se serve comunque, in periodi di forte tensione, qualunque momento è buono per praticare Yoga nidra. Basta che vengano rispettate le indicazioni generali per una buona pratica: un luogo chiuso e tranquillo, in penombra e con temperatura confortevole.
Quanto spesso praticare lo yoga nidra per ottenere il massimo beneficio
Con gli assurdi e disumani ritmi della vita moderna, Yoga nidra andrebbe praticato ogni giorno, e possibilmente sempre alla stessa ora.
Come per tutto ciò che è Yoga, il giusto approccio alla pratica è quello di non-aspettativa. Non si può pretendere il tutto e subito, come non si può fare della pratica Yoga l’ennesimo capriccio della mente.
Il massimo beneficio si ottiene quando ci si affida completamente alla pratica, e ci si lascia stupire da ciò che smuove prima di tutto dentro di noi.
Yoga Nidra contro l’ansia e il panico
I miei attacchi di panico sono iniziati il primo anno di università, dopo 10 lunghi anni a destreggiarmi tra mancanza del respiro, insonnia, tachicardie, sudorazioni eccessive, fobie, vertigini, ergo un’ansia cronica, senza che nessuno fosse riuscito ad aiutarmi veramente.
La prima volta che il mio insegnante mi ha parlato di Yoga nidra pensavo di impazzire. Dai 20 ai 40 minuti ferma sdraiata al suolo, con gli occhi chiusi.Sembrava impossibile per me, abituata all’iper-eccitazione.
Mi incuriosiva comunque tantissimo la pratica, perché per quanto l’immobilità mi spaventasse, l’idea di ripulire la mente e di liberarmi una volta per tutte dell’ansia e di tutti i suoi bei sintomi era allettante.
Nella fase preparatoria di Yoga nidra ero agitatissima, sentivo il corpo che urlava di muoversi, e dicevo tra me e me che non sarei mai riuscita a rimanere a mio agio al suolo a lungo. Tremavo all’idea di alzarmi e scappare nel bel mezzo della pratica, ma soprattutto ripetevo in continuazione: “oddio chissà cosa penseranno gli altri di me”.
Penso di aver passato più di un mese ad addormentarmi dopo nemmeno due minuti dall’inizio di Yoga nidra; all’epoca soffrivo di insonnia, per cui il mio corpo aveva bisogno soprattutto di recuperare, e liberarsi delle tensioni fisiche.
Passata questa fase, ho sentito subito che la pratica scendeva in profondità nelle mie tensioni emotive e mentali: pianti che scaturivano dal nulla, pruriti improvvisi, scosse elettriche in tutto il corpo, solo per citare le mie percezioni. Mi sono resa conto che la mia intera personalità stava cambiando.
La mia famiglia in primis, che per così tanto tempo mi aveva visto succube e vittima dell’ansia e del panico, e aveva vissuto con me il disagio, quasi non si capacitava della mia improvvisa voglia di fare cose, e di riprendermi in mano la vita.
Nei miei primi mesi di scoperta della pratica Yoga avevo imparato a gestire bene i miei attacchi di ansia e attacchi di panico grazie alla consapevolezza del respiro, ma con Yoga nidra ho proprio avuto la sensazione di bruciare questi disagi alla radice.
Guarire dall’ansia e dal panico è stato il mio sankalpa, la mia intenzione in Yoga nidra per diversi mesi, finché non l’ho visto realizzato concretamente, e da allora (sono passati ad oggi quasi 20 anni) nessun disagio d’ansia ha ribussato alle porte della mia mente.
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